Coltivare il talento in un ambiente inclusivo e internazionale – Intervista a Laura Boffi, Head of HR Italy di Worldline

18 / 10 / 2022

Laura Boffi ci accompagna alla scoperta della relazione tra Worldline e le proprie persone in Italia tra tecnologia, formazione e crescita professionale.

smiling colleagues looking at computer while working in office

“Le nostre persone sono il motore senza il quale Worldline non potrebbe continuare la propria crescita: per questo offriamo loro un ambiente dinamico, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e da quello del bilanciamento tra vita e lavoro”.

Laura Boffi, Head of HR Italy di Worldline, ha il compito di guidare la scelta, la crescita e la retention dei professionisti che si uniscono al Gruppo: “Supportare le attività di Worldline nel nostro Paese ci pone alla ricerca di precise caratteristiche nei nostri candidati. Cerchiamo competenze tecniche di alto livello a cui offriamo la possibilità di lavorare e confrontarsi con una tecnologia molto avanzata in ambiti caratterizzati da costante innovazione come cloud, Java e intelligenza artificiale”.

I dati sui cambiamenti attraversati dal mercato del lavoro nel corso degli ultimi anni testimoniano la complessità di ricercare talenti che corrispondano a questa descrizione: “Dopo due anni di pandemia in cui il mercato ha attraversato una crisi, da quest’anno è ripartito con incredibile vitalità: oggi è il talento a guidare il mercato, spingendo le aziende a offrire sempre di più sia in termini di retribuzione che di benefit e di sviluppo personale. In Worldline, una volta individuati i candidati interessanti, definiamo insieme a loro specifiche azioni (training specifici e individuali, assessment, mentoring) per accompagnarli alla scoperta dell’azienda e allo sviluppo del proprio potenziale”, sottolinea Laura Boffi. “Credo che un asset molto importante che possiamo mettere in gioco per coinvolgerli sia l’internazionalità dell’ambiente nel quale ci muoviamo. Per questo all’interno del Gruppo lo sviluppo di carriere globali è aperto a tutti: abbiamo manager italiani che ora svolgono ruoli a livello corporate e altri che hanno intrapreso un percorso che li ha portati verso i Paesi Bassi o il Regno Unito. Ma abbiamo anche esempi di colleghi stranieri che hanno fatto il percorso opposto”.

L’attenzione al talento, alle competenze e alla crescita del candidato è il driver principale dell’attività HR di Worldline in Italia, “Ma le soft skills sono per noi altrettanto importanti” rimarca Boffi, “condivisione, resilienza, pensiero critico sono fondamentali in quanto permettono alle nostre persone di offrire un contributo proattivo di analisi e di relazione. In mezzo tra capacità tecniche e indole vi è poi l’abilità di adattarsi ai cambiamenti, perché il nostro settore si evolve molto rapidamente e bisogna essere in grado di tenere la barra dritta anche quando si esce dalla propria comfort zone”.

Il profilo ideale di lavoratore che emerge dalle parole di Laura Boffi sembra far rima con i valori che definiscono la vision e la mission di Worldline: “Credo che i nostri valori debbano rappresentare il fil rouge che lega le competenze più tecniche con le  soft skills. La passione per l’innovazione è un valore centrale: siamo aperti a nuove idee e a nuovi stimoli e ci aspettiamo che le nostre persone si mettano in gioco quotidianamente. La cooperazione credo sia un elemento fondamentale in ogni ambiente di lavoro: senza buone relazioni tra di noi non potremmo mai offrire un servizio d’eccellenza ai nostri clienti. Eccellenza, che è il terzo dei nostri valori distintivi ma che si situa alla base della nostra operatività quotidiana: pochi secondi di disservizio possono davvero fare la differenza nel nostro settore. Infine, l’empowerment, per sostenere il quale abbiamo varato diverse iniziative”.

I nuovi arrivati vengono inseriti nel mondo Worldline attraverso una serie di politiche di eccellenza, “A cominciare dalla app dedicata ai dipendenti, dove si possono collegare per conoscere Worldline e coltivare via via le proprie relazioni all’interno del nostro Gruppo. Nel 2023 lanceremo anche in Italia il nostro programma di mentoring ‘Buddy Program’, finalizzato all’affiancamento dei neo assunti da parte di manager esperti nelle dinamiche dell’azienda. Molti di loro provengono dal sistema bancario nazionale e hanno bisogno di supporto per imparare a conoscere una dimensione più ampia, di scala globale. È anche attraverso iniziative come questa che coltiviamo la nostra propensione alla consulenza nei confronti dei clienti: accompagnando i nostri stessi colleghi alla scoperta del nostro lavoro.”

L’accoglienza dei nuovi arrivati è l’inizio di un percorso nel quale l’azienda si dimostra costantemente attenta alle esigenze dei propri dipendenti e alla loro crescita personale e professionale, in un ambiente “dinamico, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, perfetto per chi vuole accogliere gli stimoli, mettersi in gioco e far valere le proprie idee. Le nostre persone sanno che verranno ascoltate in ogni loro proposta.

La certificazione di Great Place to Work, valutata a livello globale, regionale e nazionale, ne è la dimostrazione: in Italia abbiamo un gruppo di lavoro interno che, sulla base dei risultati ottenuti al questionario GPTW, ha il compito di elaborare piani di azione e miglioramento realizzabili”.

Worldline è un’azienda attenta ai dipendenti non solo per retribuzione e benefit, ma anche per quanto riguarda le attività legate alla vita lavorativa.

“Una cosa che apprezzo particolarmente dei miei colleghi, italiani e stranieri, è la capacità di creare relazioni e spazi di condivisione” ci racconta Laura Boffi. “In azienda si è ad esempio creato ‘Unite’, un gruppo che veicola attività dirette alle tematiche della diversity, dell’inclusione e della sostenibilità e che ci sta aiutando a varare attività specifiche in ottica empowerment. E poi c’è una chicca per i nostri colleghi più giovani: lo ‘Young Worldliners’ è un gruppo di under 35 che, oltre a occuparsi di feste ed eventi dal carattere più ludico, organizza incontri formativi e informali tra i top manager dell’azienda e i giovani dipendenti, per favorire la conoscenza reciproca”.

Relazione, incontro e scambio sono le parole d’ordine della missione di Worldline verso le proprie persone: “Il contatto umano con i colleghi è una parte fondamentale di ogni esperienza lavorativa” rimarca Laura Boffi “per questo abbiamo scelto di mantenere lo smart working al 50% per garantire la giusta continuità al rapporto tra colleghi in ufficio e permettere a tutti di continuare a ‘fare gruppo’. Penso che un’altra bella iniziativa sia il ‘Summer Drink’ con tutti i colleghi che abbiamo fatto quest’estate a Milano e Roma: entrambi hanno avuto una grande partecipazione e si ricorderanno per alcuni momenti particolarmente divertenti”.

Worldline è pronta a crescere in Italia contando sulle competenze e l’ambizione delle proprie persone, in un contesto nel quale avanguardia tecnologica e capacità di rispondere alle diverse esigenze di ciascun cliente faranno sempre più la differenza. “È un lavoro che va fatto a piccoli passi, in cui dobbiamo imparare a diventare consulenti dei nostri clienti più che semplici fornitori. Un supporto per una transizione al digitale complessa soprattutto per le realtà del territorio. Si tratta di un grande sfida nella quale crediamo molto e che siamo certi ci darà grandi soddisfazioni”, conclude Laura Boffi.

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