Worldline al Salone dei Pagamenti dopo l’avvio della VoP
14 / 10 / 2025
L’adozione della Verification of Payee (VoP), che lo scorso 9 ottobre è diventata obbligatoria in tutta Europa prima dell’esecuzione di un bonifico istantaneo, ha rappresentato un passaggio fondamentale per la sicurezza dei pagamenti, costituendo solo una tappa di un percorso appena iniziato.
“Quello del 9 ottobre è stato un momento importante, che attendevamo da tempo”, ci racconta Fulvio Longoni, Principal Partner Solution Sales Financial Services Italy e Senior Payment Expert di Worldline. “Abbiamo lavorato per mesi a livello europeo con i nostri clienti per prepararli a questa evoluzione. La VoP non è arrivata come una sorpresa, perché era stata annunciata dall’EPC da oltre due anni, e sarà interessante capire come reagirà l’intero sistema in base ai volumi attesi”.
L’entrata in vigore della normativa è stata un’occasione importante per approfondire lo stato attuale e gli sviluppi futuri del servizio VoP e delle sue applicazioni. Argomenti che saranno al centro del prossimo appuntamento al Salone dei Pagamenti, dove Worldline parteciperà a una tavola rotonda su questo tema per iniziare già a ragionare sul “capitolo successivo” di questa sfida.
Dall’instant payment alla Verification of Payee
“La nostra storia è cominciata nel novembre 2017 con l’introduzione degli Instant Payments” – ci ricorda Longoni – una nuova tipologia di operazione SEPA che consente l’esecuzione di un bonifico con accredito dell’importo trasferito sul conto del beneficiario nel giro di pochi secondi.
“La peculiarità di un Instant Payment, o bonifico istantaneo, consiste nel fatto che, per sua stessa natura, questa operazione non si possa revocare. Una volta dato l’ok, il trasferimento è immediato. Se mi accorgo di un errore, posso solo sperare nella disponibilità del beneficiario per farmi restituire l’importo trasferito”, sottolinea Longoni, “con tutte le difficoltà del caso”.
Questo rischio, unito a costi di gestione più alti, ha frenato l’adozione del servizio Instant Payments. “Da parte degli utenti c’era un po’ di soggezione: una volta autorizzata l’operazione, da quel momento non si poteva fare più nulla. Se avevo sbagliato destinatario, dovevo rincorrerlo e chiedere il rimborso”.
Per favorire l’utilizzo degli instant payment, la Commissione Europea ha emanato una normativa denominata IPR, Instant Payment Regulation, che a decorrere dal 9 gennaio 2025 ha reso obbligatoria l’accettazione di questa tipologia di pagamento da parte dei PSP (Payment Service Provider), stabilendo anche l’equiparazione dei costi con i bonifici ordinari, e successivamente – a partire dal 9 ottobre 2025 – ha introdotto l’obbligo per i PSP di offrire la possibilità di eseguire questa operazione a tutti gli utenti. “Con l’adozione di questa normativa è emersa la necessità di un meccanismo che garantisse un livello di protezione a tutela degli utenti per favorire l’utilizzo degli instant payment. È questo il meccanismo che chiamiamo verifica del beneficiario, o Verification of Payee (VoP) in inglese”.
Come funziona la Verification of Payee
Dal 9 ottobre, chi effettua un bonifico istantaneo ha a disposizione una funzione che gli consente di ricevere, prima ancora di dare l’autorizzazione all’esecuzione dell’operazione, una risposta – positiva, negativa o ‘parzialmente compatibile’ – relativa alla corrispondenza tra nome del beneficiario e IBAN.
“È un passaggio importante. Mette l’utente nelle condizioni di decidere consapevolmente. Se vede che qualcosa non torna – ad esempio un nome ‘parzialmente compatibile’, ossia leggermente diverso rispetto a quello immesso – può fermarsi e non autorizzare l’operazione”. In questo modo, la VoP protegge da errori, frodi e casi sempre più frequenti di malversazioni. “Nel nostro approccio”, aggiunge Longoni, “abbiamo lavorato con attenzione alla chiarezza dei messaggi, perché è fondamentale che il cliente comprenda subito il significato dell’avviso ricevuto e possa agire di conseguenza”. Questo tipo di struttura contribuisce ad accrescere la consapevolezza, offrendo al pagatore un’indicazione puntuale sul rischio associato all’operazione.
E lo fa coinvolgendo i pagatori durante la fase di emissione di un bonifico istantaneo: “è anche un modo per responsabilizzare il cittadino, che oggi spesso paga ‘in automatico’ fidandosi delle informazioni ricevute e solo dopo scopre un problema. Qui invece, prima del pagamento, riceve un’informazione in più che lo può far riflettere”. Questo significa che deve interpretare correttamente il messaggio e, in caso di dubbio, agire con prudenza – ad esempio scegliendo di non confermare l’operazione o contattando direttamente il beneficiario”, spiega Longoni.
La tecnologia già in campo: una piattaforma europea
In vista dell’introduzione della VoP, Worldline si è dotata di un’infrastruttura tecnologica avanzata per anticipare il bisogno dei suoi clienti, e facendo leva sulla sua dimensione continentale, per offrire un servizio con infrastrutture e processi unici e condivisi in tutta l’UE.
Ce lo conferma Longoni: “Abbiamo sviluppato un servizio di Routing and Verification Mechanism (RVM) paneuropeo, adottato da diversi clienti. Gestiremo tutte le richieste di verifica con un’infrastruttura centralizzata, in grado di garantire performance e uniformità ad ogni nostro PSP cliente all’interno della comunità Europea e per ogni Paese coinvolto”.
Accanto a questa piattaforma, Worldline ha implementato funzionalità avanzate come il recupero automatico del BIC partendo dall’IBAN fornito dall’utente, oppure la gestione autonoma del database dei nominativi all’interno della propria infrastruttura Worldline, per ridurre l’impatto sulle banche e garantire la massima disponibilità del servizio.
In questo modo l’innovazione è stata introdotta in modo flessibile per ciascun istituto: “Alcune banche hanno scelto di mantenere internamente la propria base dati, altre ci hanno delegato la gestione. In ogni caso, fornendoci l’estratto utile alle verifiche necessarie, siamo in grado di assicurare continuità operativa 24/7, grazie a un’infrastruttura solida e già collaudata”, ricordava Longoni.
La scadenza del 9 ottobre è stata centrale, ma non decisiva, se si considera che non tutti i Paesi europei sono partiti contemporaneamente: “Nei Paesi nordici – come Norvegia, Svezia e Danimarca – la partenza è prevista nel 2027. Per gli Stati membri EU che non adottano l’euro, l’obbligo della ricezione dei bonifici istantanei scatterà dal 9 gennaio 2027, mentre l’emissione e l’utilizzo della VoP scatterà dal 9 luglio 2027. L’esperienza maturata ci permette di essere già attrezzati per offrire il servizio anche in questi mercati”.
L’obiettivo resta assicurare interoperabilità e coerenza a livello europeo, in modo che un utente italiano possa verificare un beneficiario slovacco o norvegese con le stesse modalità introdotte il 9 ottobre. Sotto questi aspetti, a livello europeo, Worldline segue con attenzione anche il lavoro svolto dall’Euro Retail Payments Board (ERPB), che ha istituito una task force dedicata alla VoP per definire raccomandazioni comuni sui messaggi e sull’esperienza utente: “L’uniformità e la semplicità del linguaggio” spiega Longoni “saranno determinanti per garantire l’adozione diffusa della verifica in tutti i contesti, e per non sovraccaricare l’utente di segnali difficili da interpretare”.
Perché la VoP sia davvero efficace, serve anche un salto culturale. Worldline promuove da tempo un approccio informato ai pagamenti digitali, soprattutto in contesti aziendali, dove l’immediatezza può diventare un punto debole.
Oltre la VoP
L’adozione della Verification of Payee ha già aperto interrogativi e opportunità che travalicano il perimetro attuale, grazie alla semplicità di utilizzo e alla praticità del suo funzionamento. Fattori che la rendono una soluzione interessante anche al di là del mondo dei bonifici istantanei, le cui possibili evoluzioni sono già oggetto di riflessione per Worldline e i principali player del settore.
In primo luogo, approfondisce Longoni, può diventare uno standard anche per verificare colui che esegue un pagamento: “Penso, per esempio, alle operazioni direct debit: l’attivazione di una domiciliazione, il pagamento a rate di un acquisto. Quella che possiamo chiamare, in questo specifico caso, verifica del debitore aiuterebbe molto: potrei immediatamente sapere se il conto corrente ed il nominativo che vengono inseriti nel modulo siano corretti. Sarebbe un’alternativa moderna e più sicura per il riconoscimento della persona”.
Una proposta che testimonia come Worldline guardi già oltre la compliance, esplorando applicazioni future di un paradigma di verifica destinato a rafforzarsi. Ancora più interessante, in prospettiva, è il potenziale impatto su strumenti in evoluzione come l’euro digitale, soprattutto nel momento in cui – una volta attivo un wallet centralizzato – potrebbe essere necessario sapere con certezza a chi si sta inviando denaro.
Verso il Salone dei Pagamenti
Il 9 ottobre ha segnato l’inizio della nuova era VoP. Una scadenza che ha introdotto nel modo più stimolante il primo momento di confronto successivo alla sua implementazione. Durante il prossimo Salone dei Pagamenti, in programma dal 29 al 31 ottobre, il tema non sarà infatti più “se” o “come” partire, ma “cosa succede ora?”.
“Sarà una grande opportunità per noi e per tutto il settore”, anticipa Longoni. “Abbiamo fatto il nostro percorso, ma ora è importante capire insieme come si evolveranno i volumi, quali saranno i prossimi sviluppi e se il sistema nel suo complesso saprà tenere il passo”. E, conclude, “sarà anche il momento per cominciare a guardare oltre, e confrontarsi sulle prossime sfide nella sicurezza dei pagamenti”.