È arrivato il momento di decarbonizzare i pagamenti: le transazioni cashless guidano il cambiamento
03 / 06 / 2024
Negli ultimi anni si è discusso ampiamente dei pagamenti digitali e del loro potenziale ed è chiaro che sono destinati a rimanere. Non solo comportano numerosi vantaggi, ma sono anche più ecologici rispetto ai pagamenti in contanti. È quanto conferma un nuovo studio sul ciclo di vita dei metodi di pagamento in Belgio, commissionato da Worldline, società leader globale nei servizi di pagamento. I risultati mostrano che le transazioni in contanti in negozio emettono una quantità di CO2 equivalenti (CO2e) significativamente superiore rispetto alle transazioni digitali, che aprono così la strada allo sviluppo di un ecosistema ottimizzato dal punto di vista delle emissioni di carbonio. Questi risultati hanno inoltre un impatto importante sul livello di emissioni in Europa, consentendo agli operatori del settore, compresi i merchant, di sostenere l'ambizione Fit for 55 del Green Deal europeo.
Pagamenti digitali: una scelta più green
Lo studio, redatto da Patrice Geoffron, professore di economia all'Università Paris Dauphine-PSL, ha utilizzato la metodologia dell'analisi del ciclo di vita (LCA) per confrontare le emissioni di CO2e dei diversi metodi di pagamento, sia in negozio che online. I risultati evidenziano che l'adozione diffusa delle transazioni cashless può svolgere un ruolo significativo nella riduzione delle emissioni di carbonio: le transazioni in contanti in negozio, infatti, emettono il 14% in più di emissioni di CO2e rispetto ai pagamenti digitali, sempre in negozio. Risulta inoltre che le emissioni di un pagamento in contanti ammontano a 2,8 g [1] di CO2e, mentre un pagamento digitale ne genera solo 2,45 g.
Se si considerano le emissioni derivanti dall'approvvigionamento e dal trasporto del contante (considerando che un singolo prelievo consente in media sette transazioni), i pagamenti in contanti arrivano ad avere un'intensità di carbonio 15 volte superiore, arrivando a 36,8 g di CO2e rispetto ai 2,45 g dei pagamenti digitali. È importante far notare che i risultati dello studio non includono le emissioni associate alle transazioni successive, e nemmeno i processi di stoccaggio, trasporto e di gestione del contante. Questo rende i risultati molto più significativi: in sostanza, il potenziale dei pagamenti digitali è da considerarsi superiore ai risultati dello studio ed è evidente che l’industria dei pagamenti può svolgere un ruolo cruciale nel plasmare un futuro sostenibile.
Per quanto riguarda le transazioni online, invece, in Belgio viene utilizzato un dispositivo fisico specifico per gestire l’autenticazione dei pagamenti. Questi dispositivi arrivano ad emettere circa il 75% delle emissioni di una transazione di pagamento online, producendo 8,9 g di emissioni di CO2e su un totale di 11,9 g di un’intera transazione.
Decarbonizzare l'ecosistema dei pagamenti
Lo studio non si è limitato ad analizzare lo scarto di emissioni tra il contante e le transazioni digitali, ma ha anche esplorato i modi per decarbonizzare l’intero ecosistema dei pagamenti in modo più efficace. Sebbene lo studio sia concentrato sul mercato belga, dove Worldline è uno dei principali payment processor, i suoi risultati possono essere estesi a uno scenario più ampio. Esistono infatti misure che possono ridurre drasticamente l'impronta di carbonio dei pagamenti digitali.
Gli operatori del settore possono eliminare i rifiuti fisici e ridurre le emissioni di carbonio associate ai pagamenti eliminando gli scontrini cartacei; inoltre, l'utilizzo di carte virtuali anziché fisiche riduce l'impatto ambientale che può avere la loro produzione e distribuzione. Queste misure si estendono anche al consumatore finale. Ad esempio, grazie ai pagamenti da smartphone a smartphone, le banche e gli esercenti possono ridurre le emissioni dei terminali di pagamento e diminuire il consumo di energia.
Implementando tali misure, i fornitori dei servizi di pagamento e gli esercenti possono arrivare a ridurre le emissioni del 70% per un totale di 0,74g, un quarto delle emissioni prodotte dai pagamenti in contanti. Inoltre, attraverso i pagamenti online e le tecnologie digitali, le transazioni tramite smartphone possono registrare una riduzione di emissioni fino al 93%. A dimostrazione dell'ampio potenziale dei sistemi di pagamento nella riduzione dell'impronta di carbonio, lo studio evidenza ancora una volta l'importanza dell'innovazione finanziaria e della tecnologia per costruire un’industria sempre più verde e sostenibile.
È chiaro, dunque, i pagamenti digitali giocano un ruolo importante per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di carbonio. Se adottati in misura più consistente, i pagamenti digitali potranno sostenere la spinta necessaria verso un’economia più sostenibili.
Grazie a iniziative di settore volte a decarbonizzare l'ecosistema dei pagamenti, sia a livello normativo che commerciale, gli operatori e i consumatori potranno porre le basi per un futuro più sostenibile, contribuendo positivamente alle ambizioni europee in materia di riduzione delle emissioni di CO2. L'adozione di queste pratiche sostenibili potrà dunque avvicinare il mondo dei pagamenti e la società in generale a un mondo a zero emissioni.
Leggi il report completo per avere una panoramica dettagliata sull'impatto dei pagamenti digitali in ottica di sostenibilità: Accelerare la decarbonizzazione dei pagamenti.
Leggi il comunicato stampa: Worldline Belgium-based study confirms digital transactions are greener than cash.
[1] Senza tenere conto dell’attività di trasporto verso gli sportelli ATM
Elena Di Simone
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